4.3
Trasporto pubblico locale
I cittadini partecipano al costo del Tpl in due forme: direttamente e in forma regressiva (come utenti dei mezzi di trasporto), indirettamente e in forma progressiva (attraverso il prelievo fiscale a livello locale e nazionale). Tale sistema fa sì che i cittadini residenti contribuiscano ai costi del servizio in misura proporzionalmente maggiore rispetto ad altre componenti della domanda: non solo a quelle occasionali legate al turismo e ai visitatori d’affari o per altri motivi, ma anche e soprattutto quelle sistematiche legate ai flussi di pendolarismo che quotidianamente interessano la città.
Per quanto concerne le agevolazioni concesse agli utenti, quasi tutte le città esaminate prevedono delle riduzioni a partire dai 65 anni di età la cui entità è legata però all'Isee (con l'eccezione di Bologna). L'agevolazione di Roma (-40%) è quella più elevata dopo Torino (-50%) e Firenze (-52%, ma con un Isee < 10.000 euro).
Gli studenti (e in alcuni casi gli under 26) sono l'altra categoria sulla quale si concentrano le agevolazioni: tutte le città esaminate prevedono un abbonamento ridotto, ma solo a Genova e Roma la riduzione è soggetta ad un limite di reddito (Isee rispettivamente di 22.000 e 20.000 euro). La riduzione media è di circa il 40% con Palermo che prevede una diminuzione pari al 50%. A Roma la riduzione va dal 48% al 40% in funzione di tre scaglioni Isee: limiti restrittivi che non hanno permesso alla famiglia C di potervi beneficiare.