2.3
Stato occupazionale e reddito
Il reddito familiare e l’Isee corrispondente sono stati evidenziati nella tavola seguente. La definizione del reddito e dell'Isee è necessaria per il calcolo delle addizionali locali sul reddito delle persone fisiche (Irpef regionale e comunale) e/o per l’accesso a molte delle agevolazioni tariffarie previste.
Data la situazione economica nazionale tendenzialmente stazionaria sia dal punto di vista dei redditi, sia dell’indice generale dei prezzi, si è deciso nella simulazione di spesa per il 2015 di mantenere inalterato il livello dei redditi rispetto agli anni precedenti. Il reddito delle singole famiglie è quindi quello stimato dall’Agenzia in base ai redditi mediani nazionali esclusi i fitti imputati registrati dall’Istat nel 2013 per varie tipologie di individui e nuclei familiari.
Si è definito un reddito inferiore alla mediana per le famiglie disagiate A, B e D, considerando i redditi netti mediani Istat come redditi familiari lordi.
In particolare, alla famiglia A (73enne pensionato) è stato associato il reddito mediano delle persone sole ultrasessantacinquenni (circa 13.300 euro); alla famiglia B (coppia caratterizzata da un lavoratore precario e un disoccupato) il reddito mediano da lavoro non dipendente e non autonomo, anche molto vicino a quello di un solo percettore di reddito in famiglia (circa 16.200 euro); la famiglia D, coppia con due figli piccoli, percepisce due redditi da lavoro dipendente (uno da 13.380 euro/anno e l’altro da 16.500 euro, per un totale di circa 29.800 euro, reddito mediano per le famiglie con fonte di reddito da lavoro dipendente) ed è in difficoltà economica data la numerosità del nucleo e le esigenze dei bambini.
La famiglia benestante C, al contrario, con due percettori di reddito (da professione, 30.000 euro/anno, e da lavoro dipendente, 20.000 euro) e un figlio alle superiori, è caratterizzata da un reddito complessivo stimato in modo da essere relativamente alto rispetto ai valori medi nazionali.
(*) Per accedere alle agevolazioni su alcuni servizi (come ad esempio il servizio rifiuti) a Roma con DAC 33/2012 era stato introdotto il cosiddetto Quoziente Roma, ossia una formula che aggiungeva altri coefficienti al divisore nazionale Isee, favorendo ulteriormente le famiglie romane con figli conviventi anche non minori, quelle con componenti disoccupati o gravemente disabili. A partire dal 2015, però, questo meccanismo di agevolazione ulteriore è stato abolito (DAC 12/2015).