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Igiene urbana

La normativa più recente riguardante le tariffe di igiene urbana, obbligatorie per famiglie ed attività produttive e commerciali, è stata approvata con la legge di stabilità 2014 (L. 147/2013), che all'art. 1, comma 639, l'ha inserita con la definizione di Tari fra le componenti dell'Imposta Unica Comunale (IUC), insieme a Tasi e Imu. I commi dell'art. 1 della legge di stabilità che regolano la Tari sono quelli dal 641 al 668.
Le utenze domestiche vengono individuate in base ai rispettivi immobili. Sono composte di una parte variabile (cui corrisponde una quota annuale che aumenta con la numerosità del nucleo familiare residente nell'immobile) e una parte fissa (che viene calcolata moltiplicando i metri quadri dell'abitazione per un coefficiente anch'esso variabile con la numerosità del nucleo). Alla tariffa complessiva si applica poi un tributo per l'esercizio delle funzioni ambientali (TEFA, ex addizionale provinciale), la cui misura per quasi tutte le città campione è quella massima (5%), con l'esclusione di Bari (4%) e Firenze (3%). 

Per quanto riguarda le agevolazioni alle utenze domestiche, Roma prevede l'esenzione totale in caso di Isee inferiore a 6.500 euro; l'esenzione è prevista anche a Milano (per le famiglie assistite continuativamente dal comune), Genova (con valutazione dei singoli casi su istanza degli utenti) e Bari (con Isee inferiore a 6.500 euro per i nuclei fino a 5 componenti e inferiore a 25.000 euro da 6 componenti in su). In tutti i casi, le condizioni di esenzione sono troppo stringenti per essere applicate alle quattro famiglie osservate.
Riduzioni per reddito/Isee inferiore a determinate soglie sono previste in quasi tutte le città (escluse Roma e Bologna), ma solo a Palermo e a Torino alcune famiglie-tipo riescono ad accedere: in entrambe le città la govane coppia (B) ottiene una riduzione del 30%, cui accede anche la famiglia numerosa (D) a Torino; l'aziano torinese (A), che rientra nella fascia Isee subito superiore, ottiene invece una riduzione del 20%. 
In quanto unico occupante (indipendentemente quindi dal reddito e dall'età), l'anziano ottiene una riduzione anche a Palermo (20%) e Bologna (30%).
Infine alla famiglia D che vive a Milano si applica la riduzione del 25% prevista per i nuclei numerosi che abitano appartamenti di dimensione inferiore a 120 mq. 

Tutte le grandi città adottano poi riduzioni per varie casistiche fra cui ricorrono la lontananza dell'abitazione dal servizio di raccolta, il caso di sospensione prolungata del servizio, ma anche l'uso stagionale inferiore a 6 mesi o varie forme di raccolta differenziata, che non sono però prese in considerazione in questa analisi.