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Introduzione
Negli ultimi anni, la dinamica delle tariffe dei servizi pubblici locali è stata individuata dall’Istat fra le cause primarie del diminuito potere d’acquisto delle famiglie italiane (‘Indagine conoscitiva sulle determinanti della dinamica del sistema dei prezzi e delle tariffe, sull’attività dei pubblici poteri e sulle ricadute sui cittadini consumatori’, 2012).
Da oltre un decennio le tariffe dei servizi locali aumentano a ritmi sostenuti, mentre il livello dell’inflazione generale dei prezzi (che pure include nel paniere i servizi locali) diminuisce. La spesa per i servizi locali, in buona parte obbligatori o essenziali, assorbe quindi una parte crescente della disponibilità dei redditi delle famiglie, che viene distolta dai mercati privati, dove una domanda interna sofferente aumenta gli effetti depressivi della crisi e induce deflazione.
Si assiste quindi da tempo a un trasferimento di risorse dal settore dell’economia privata a quello dell’economia pubblica, trasferimento particolarmente duro in quanto si colloca in un momento storico di generale diminuzione della ricchezza.
In questo contesto di fondo, l'analisi della spesa delle famiglie per servizi e tributi locali fornisce un quadro di come le amministrazioni delle principali città italiane utilizzino gli strumenti fiscali e tariffari per finanziare l'offerta di servizi pubblici, mettendo in evidenza le politiche di agevolazione destinate a tipologie familiari caratterizzate da connotazioni socialmente rilevanti.