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Evoluzione 2015/2016 del costo dei servizi rispetto al PEF allegato all'atto di affidamento

La tavola sotto confronta i costi previsti nei piani finanziari 2015 e 2016 e il consuntivo 2015 con la previsione di costo approvata per gli stessi anni nella DAC 52/2015 di affidamento. 

MILIONI DI EURO 2015 2016 Variazione PF 2016 rispetto al PEF
PEF affidamento (DAC 52/2015) PF 2015 (DAC 15/2015) Consuntivo 2015 (in PF 2016) PEF affidamento (DAC 52/2015) PF 2016 (DCS-AC 7/2016)
GETTITO TARIFFARIO (iva inclusa) 792,2 793,7 793,7 778,3 798,7 2,6%
GESTIONE INDIFFERENZIATA, di cui: 437,0 399,1 370,0 410,8 365,4 -11,1%
spazzamento e lavaggio 137,4 129,6 116,9 135,7 126,2 -7,0%
raccolta e trasporto 163,7 136,3 128,7 157,2 104,5 -33,5%
trattamento e smaltimento 136,0 127,5 118,8 118,0 127,0 7,7%
altri costi - 5,7 5,6 - 7,6 100,0%
GESTIONE DIFFERENZIATA, di cui: 259,5 207,5 194,0 274,0 250,1 -8,7%
raccolta differenziata (RD) 270,4 225,2 211,6 288,6 269,9 -6,5%
ricavi da valorizzazione RD -10,9 -17,6 -17,6 -14,7 -19,8 35,1%
CARC (riscossione tariffa) 16,5 12,8 12,1 - 16,7 100,0%
CGG (costi generali di gestione) 7,1 26,1 24,9 7,3 24,6 1.173,2%
CCD (costi comuni diversi) 53,4 52,2 68,0

Dal confronto emerge che:

  1. i singoli costi per le gestioni specifiche, differenziata e indifferenziata, nei piani finanziari annuali sono inferiori a quanto preventivato nella deliberazione di affidamento, con la sola eccezione della voce 'trattamento e smaltimento (indifferenziati)', in aumento data la carenza impiantistica di chiusura del ciclo dei rifiuti
  2. la voce 'Costi Comuni' nei piani finanziari è invece molto più alta di quanto previsto nel PEF, con un importo tale da assorbire tutti i risparmi sulle gestioni specifiche ed oltre, dando luogo ad un gettito necessario superiore alle previsioni

In sintesi, la spesa è solo leggermente più alta di quanto preventivato, ma l'equilibrio viene trovato sottraendo risorse alla raccolta e alla pulizia e destinandole ad aumentare quelle per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati (che vengono spediti fuori regione) e per i costi comuni, divisi fra costi per la gestione della tariffa (costi amministrativi di accertamento, riscossione e contenzioso, CARC, attività che secondo l'affidamento dovevano essere affidate a un soggetto terzo), costi generali di gestione (CGG) e costi comuni diversi (CCD). Data la rilevanza dell'incremento dei costi comuni rispetto alle previsioni, al tema è stato dedicato un approfondimento comparativo rispetto alle medie nazionali. 
Queste osservazioni vanno naturalmente qualificate con il fatto che i servizi - completamente pagati dai cittadini con la Tari - non brillano per la qualità dei risultati, quindi lascia perplessi il fatto che l'azienda non abbia completamente utilizzato gli importi chiesti allo scopo in fase di preventivo, come nel caso della pulizia delle strade.

La figura sotto evidenzia graficamente le voci per cui si è speso più del preventivo e quelle per cui si è speso meno. 

Evoluzione 2015/2016 del costo dei servizi rispetto al PEF allegato all'atto di affidamento

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