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La raccolta differenziata a Roma

Dopo il lungo periodo di proroga del vecchio contratto di servizio 2003/2005 - nel corso del quale la raccolta differenziata a Roma è stata oggetto di varie sperimentazioni [1] - a partire dalla fine del 2012 è stato progressivamente attuato un progetto organico di estensione di una nuova raccolta a 5 frazioni:

  • organico (cassonetti marroni)
  • carta/cartone (bianchi)
  • multimateriale leggero (plastica e lattine, cassonetti blu)
  • vetro monomateriale (campane verdi)
  • indifferenziato (cassonetti neri)

L'estensione del progetto è stata attuata in tre fasi, che hanno coinvolto tre gruppi di cinque municipi: 

  • 2012/2013 - primo gruppo (municipi III, VI, IX, XI, XIII)
  • 2014 - secondo gruppo (municipi IV, VIII, X, XII, XIV)
  • 2015/2016 - terzo gruppo (municipi I, II, V, VII, XV)

La raccolta a cinque frazioni dovrebbe aumentare la raccolta differenziata, in accordo con obiettivi e intese che vedono coinvolti il Conai, il Ministero dell’ambiente, la Regione e la Provincia. Con il nuovo modello, queste raccolte riguardano sia le zone servite con cassonetti stradali, sia quelli dove è stata applicata la raccolta porta a porta. La scelta fra modalità di raccolta porta a porta e modalità stradale con cassonetti dipende dalla configurazione urbanistica dei quartieri e dalla tipologia degli edifici, così che a regime le due modalità continueranno a coesistere nei vari municipi, ma tutti i cittadini differenzieranno le cinque frazioni. Il nuovo contratto di servizio prevede l'attuazione - non ancora operativa a tutto il 2016 - del monitoraggio dei cassonetti stradali per tutte le frazioni, ma gli indirizzi approvati in sede contrattuale non danno indicazioni per i monitoraggi della raccolta nelle zone servite porta a porta. Questo aspetto andrebbe decisamente affrontato nel contratto, sia per quanto riguarda l'efficacia della raccolta, sia per la dotazione di cestini. Il tema del decoro nelle zone servite porta a porta non è infatti da sottovalutare, perchè l'eliminazione dei cassonetti dalle strade se non è accompagnata da un incremento del numero di cestini comporta maggiori difficoltà per i passanti che devono gettare piccoli rifiuti e spesso finisce per peggiorare lo stato di pulizia delle strade.
La figura sotto mostra l'evoluzione della raccolta a Roma negli ultimi dieci anni, mettendola in relazione con i monitoraggi della fruibilità dei cestini stradali e del livello di pulizia delle strade.

La raccolta differenziata a Roma

[1] All'inizio del periodo tariffario (2003) a Roma venivano separate - oltre a varie raccolte speciali, quali farmaci scaduti, indumenti usati, pile e batterie - tre frazioni principali mediante raccolta stradale con cassonetti: carta/cartone, multimateriale (vetro, plastica e metalli) e residuo indifferenziato. La metodologia di raccolta era regolata in base al contratto di servizio approvato per il periodo 2003/2005 e controllata di conseguenza con monitoraggi trimestrali della qualità erogata. 
In seguito, dopo la scadenza originaria del contratto, sono state introdotte in via sperimentale varie metodologie di raccolta, a volte combinate diversamente per singole porzioni di territorio, come la raccolta porta a porta di alcune frazioni, i punti mobili di raccolta etc. etc. E' stata introdotta inoltre la raccolta differenziata delle frazioni umide in alcune aree della città. Tutte le nuove forme di raccolta per anni non sono state oggetto di monitoraggio, in quanto non previste nel precedente contratto, vigente in regime di proroga.

Fonte: ASPL Roma Capitale su dati Ama

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