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Indagine conoscitiva dell'AGCM

Nell’agosto del 2014, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato un’Indagine conoscitiva nel settore della gestione dei rifiuti urbani finalizzata a verificare il livello di concorrenza ed efficienza del settore. 
Ne è emerso un quadro caratterizzato da alcune criticità ricorrenti, cui l'AGCM ha affiancato alcune proposte elencate di seguito.

Criticità riscontrate Proposta Agcm 
eccessivo ricorso all'affidamento diretto in house preferibile il regime di gara, cui si dovrebbe derogare solo nel rispetto della normativa UE e previo benchmarking di efficienza
durata eccessiva degli affidamenti (15-20 anni) la durata dovrebbe essere proporzionale al tempo di recupero degli investimenti, che per la sola attività di raccolta è stimato dall'Agcm in 5 anni
eterogeneità dimensionae degli Ato (da infraprovinciale a regionale) la dimensione regionale è valutata più efficiente per la chiusura del ciclo dei rifiuti, compreso il recupero energetico e lo smaltimento
bacini di raccolta non calibrati sulla dimensione ottimale, spesso troppo piccoli, ma in alcuni casi eccessivamente ampi favorire accorpamenti e suddivisioni per raggiungere la dimensione ottimale, stimata dall'Agcm in volumi di raccolta annui fra 80mila-90mila tonnellate e una popolazione servita fra 30mila e 10mila abitanti
la privativa comunale è troppo estesa sia verticalmente (gestione integrata del servizio) sia orizzontalmente (assimilazione discrezionale dei rifiuti speciali agli urbani da parte dei Comuni) evitare la gestione integrata della raccolta con le fasi a valle
eliminare la discrezionalità comunale nell'assimilazione
Ciclo indifferenziati: troppa poca termovalorizzazione, troppa discarica incentivare e liberalizzare il recupero energetico
aumentare le ecotasse sulla discarica
Raccolta differenziata: riciclo degli imballaggi insufficiente ed inefficiente liberalizzazione del sistema consortile di recupero e riciclo
Inefficienza della regolazione diffusa modello di regolazione centralizzata come nel caso dell'Autorità per l'energia (definizione parametri efficienza, vigilanza su enti locali, contratti-tipo, criteri per massimali tariffari)

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