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Il centro di primissima accoglienza
Per tutti i minori non accompagnati, sia stranieri che italiani, il primo contatto con le istituzioni di Roma Capitale avviene normalmente tramite il centro di primissima accoglienza. Il centro unico nasce dall'esigenza di far convergere le procedure di identificazione di tutti i minori rintracciati sul territorio romano nonché le relative attività dei servizi sociali, delle forze dell’ordine e del servizio sanitario. Alla sua entrata nel centro, i dati relativi ai minori vengono registrati in una banca dati.
Il centro attivo dal 2014, costituisce il punto unico di accesso per tutti i minori in stato di abbandono ed è un struttura residenziale di brevissima durata dove si procede alla loro identificazione, alla chiarificazione della loro situazione personale e a fornirgli una pronta accoglienza; i minori possono essere transitanti, richiedenti asilo, rifugiati, o in attesa di definitiva destinazione a seguito di provvedimenti emessi dalle autorità giudiziarie o comunque minori rintracciati sul territorio romano anche temporaneamente, sprovvisti di figure adulte per loro responsabili. Le procedure di accertamento sanitario dell’età presunta vengono effettuate da una commissione medica composta da un pediatra, un radiologo e un medico legale. La spesa per queste attività è completamente a carico dell’amministrazione capitolina.
L'ultimo bando per il centro di primissima accoglienza ha aggiudicato il servizio per il periodo al 1 maggio 2016 al 31 gennaio 2018 ed una previsione di spesa stimata in euro 2.278.755 IVA esente per l'intero periodo (DD 1041/2016).
Presso il centro di primissima accoglienza, che attualmente ha una disponibilità di 30 posti, la permanenza non dovrebbe superare i 4 giorni e concludersi, dopo l'espletamento dell'iter di identificazione, con il trasferimento presso una struttura indicata dalla UO Protezione dei Minori.
Nel 2015 i minori transitati per il centri di primissima accoglienza sono stati 1.485. Al gestore del centro di primissima accoglienza viene riconosciuta una quota fissa giornaliera di circa 84,87 euro per ognuno dei 30 posti e 33,63 euro al giorno per ogni ospite (per un totale di 118,50 euro).
Fonte: elaborazioni ASPL su dati della UO Protezione dei Minori