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La seconda accoglienza
Dopo un primo periodo in cui i minori sono accolti in una struttura di prima/pronta accoglienza, e dopo aver verificato l’impossibilità di un affidamento o un rimpatrio volontario, i servizi sociali del comune elaborano un progetto educativo a lungo termine ed individuano la soluzione più idonea in base alle necessità del minore. Nella fase della seconda accoglienza sono previste diverse forme di accoglienza: in comunità o in abitazioni autonome, spesso condivise con altri ragazzi.La permanenza in seconda accoglienza, in strutture di tipo familiare o comunitario, può prolungarsi fino al compimento della maggiore età. La spesa per le rette in seconda accoglienza (case famiglia e gruppi appartamento) è di circa 74 euro al giorno. la spesa è minore, circa 33 euro, nelle strutture di semiautonomia ma recenti modifiche alla normativa regionale non rendono possibile proseguire con tale alternativa in futuro (DGR Lazio 126/2015 che revoca la DGR Lazio 498/2006). In Italia, nel 2014 il costo medio giornaliero sostenuto per l’inserimento di un MSNA in seconda accoglienza è stato, in media, pari a 75,8 euro.
Negli ultimi due anni è aumentata la percentuale di ragazzi che transita dalla prima alla seconda accoglienza o semiautonomia: quasi l'80% di essi nel 2015. Tale fenomeno è in parte dovuto ai minori egiziani che all’accesso al servizio di accoglienza sono più piccoli e quindi per loro si prospetta un servizio di protezione per un periodo più lungo (2/3 anni). Per il quinquennio osservato, gli anni in cui tale percentuale è risultata più bassa sono stati il 2012 e il 2013 (rispettivamente 38% e 40%), anni in cui l'afflusso è stato più consistente ed ha costretto l'amministrazione ad affrontare l’emergenza con l’apertura di grandi strutture di pronta accoglienza (anche 150 posti) dove i minori rimanevano fino all’uscita dal circuito. Una quota tra il 2% e il 3% del totale dei MSNA è interessata da procedimenti penali; tale percentuale è rimasta stabile nel quinquennio osservato.
Fonte: elaborazioni ASPL su dati della UO Protezione dei Minori