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Il servizio di illuminazione pubblica

Il servizio di illuminazione pubblica rappresenta il tipico “bene pubblico puro”, soggetto ad obblighi di continuità, sicurezza ed universalità e non riconducibile ad una domanda individuale. La forte connotazione locale del servizio, ha fatto sì che la struttura regolamentare nazionale sia molto essenziale, lasciando largo spazio ai comuni e agli accordi fra questi ed eventuali soggetti erogatori.

La recente pratica delle gare Consip per gli affidamenti costituisce tuttavia un precedente di riferimento nazionale sotto gli aspetti economici e della qualità del servizio offerto, tanto che le offerte di gara sono state utilizzate anche a Roma come parametro per i due successivi interventi di revisione del contratto vigente, anche se solo nel secondo accordo si è tenuto conto dei ribassi medi di gara.

A Roma, il servizio di illuminazione pubblica è affidato in esclusiva ad Acea s.p.a. con DCC 29/1997, cui è seguita una concessione d’uso gratuito trentennale avente ad oggetto i beni demaniali (approvata con DGC 897/1999, con decorrenza dal 1 gennaio 1998).

Acea fino a maggio 2013 ha affidato il servizio alla controllata Acea Distribuzione (100% Acea), riorganizzando però in seguito l’attività e trasferendo il ramo di azienda ad Acea Illuminazione Pubblica (altra azienda totalmente di Acea), costituita nel 2010 e operativa fin dal 2011 per l’illuminazione stradale in altri comuni.