1.4
Le tariffe e i costi
Il Decreto Interministeriale del 31 dicembre 1983 ha inserito gli asili nido fra i servizi a domanda individuale, i cui costi sono in parte coperti dalle famiglie utenti. La determinazione della quota di compartecipazione è definita dai comuni che fissano le fasce Isee sulla cui base graduare le rette, oltre ad adottare altri criteri di valutazione quali le ore di frequenza, il tempo ridotto o pieno, ecc.
A Roma il quadro tariffario per i nidi comunali attualmente in vigore è stato approvato con DCS-AC 9/2016. L'aumento della tariffa applicato per la prima volta nell'anno scolastico 2015/2016 ha portato a una maggiore copertura tariffaria rispetto all'anno precedente. Per ogni tipologia di orario-servizio sono stabilite una tariffa minima (Isee fino a 5.164,57 euro) e una massima (Isee superiore a 41.316,56) entro le quali la quota di contribuzione varia proporzionalmente al crescere dell’Isee del nucleo familiare. Se l'utente non presenta la suddetta dichiarazione, viene applicata la tariffa massima. Sono inoltre previste una serie di agevolazioni in caso di situazioni di particolare difficoltà e per le famiglie con più figli al nido o in età scolastica. Sono esenti dal pagamento delle quote contributive gli utenti appartenenti a nuclei familiari seguiti dai servizi sociali e segnalati in tal senso dai medesimi. Esenzione anche per il figlio di un nucleo familiare con altri due figli in età scolastica a carico e con indicatore ISEE inferiore ad Euro 20.000,00. Sono inoltre previste riduzioni del 30% :
- per due figli frequentanti il nido sul totale delle quote dovute in base all’indicatore ISEE e all’orario di frequenza prescelto;
- per il figlio di un nucleo familiare con altri due figli in età scolastica a carico e con indicatore ISEE tra Euro 20.000,00 e Euro 40.000,00 in base all’orario di frequenza prescelto;
La scontistica sopra indicata si applica anche in favore dei nuclei familiari con quattro o più figli a carico.
Oltre ai nidi gestiti direttamente da Roma Capitale, è possibile richiedere l’iscrizione anche ai nidi capitolini gestiti da privati in concessione e ai nidi privati accreditati e convenzionati con Roma Capitale. Tali strutture assicurano gli stessi standard di qualità dei nidi capitolini e le quote contributive pagate dalle famiglie sono le medesime di quelle previste per i nidi capitolini.
Per quanto attiene il costo del servizio, dal rendiconto 2015 è possibile evincere l'andamento dei costi totali sostenuti dall'Amministrazione, nell'ultimo triennio, anche in relazione alla contribuzione delle famiglie. Come già precedentemente detto, nel 2015, vi è stato un incremento della tariffa relativa ai nidi che ha fatto salire la copertura tariffaria di 4 punti percentuali, portandola dal 7,1% del 2014 all' 11,3%. Il costo complessivo del servizio è infatti sceso rispetto all'anno precedente, dato ascrivibile sia alla maggiore contribuzione degli utenti ma anche al minore numero di alunni iscritti. Se però consideriamo il costo unitario per l'erogazione del servizio è possibile registrare un aumento, anche se di misura lieve rispetto all'a.e. 2014-2015 (da imputare ai costi fissi e non comprimibili del servizio). Continua a scendere invece il contributo indiretto per ciascun cittadino romano volto a finanziare i costi del servizio non coperti dalle rette corrisposte dalle famiglie.
Tuttavia non tutti i posti nido comportano la medesima spesa dal momento che alcune formule gestionali si sono mostrate nel tempo più convenienti e anche molto interessanti anche sotto il profilo qualitativo. Nel Documento Unico di Programmazione 2016-2018, nel recepire la necessità di ampliare le strutture dei servizi educativi per l'infanzia soprattutto in quei municipi (I, V, VII e XV) dove la domanda del servizio rimane maggiormente insodisfatta e in considerazione dei vincoli normativi in materia finanziaria e di assunzioni che impediscono l'apertura di nuove strutture capitoline o il convenzionamento di nuovi posti presso le strutture private, si propone di avviare un progressivo passaggio dalla gestione diretta del servizio alla gestione in concessione che consentirebbe un sostanziale contenimento dei costi.