4.2

Istituzione del Sistema Museale Italiano

Organizzazione in rete dei musei italiani accreditati

Il termine standard č entrato da tempo a far parte del lessico museale sia attraverso la pratica dell’accreditation (in atto negli USA dagli inizi degli anni settanta) che prevede da parte del musei il possesso di un certo numero di condizioni di eccellenza per l’accreditamento da parte dell’AAM (American Association of Museums) sia successivamente grazie al Registration Scheme for Museums and Galleries adottato in Gran Bretagna nel 1988, il quale, pur rifacendosi all’esperienza statunitense, se ne differenzia in quanto cala la necessitą del rispetto di una serie di regole nella realtą del territorio inglese, adattando gli standard e fissando traguardi di qualitą crescente con l’obiettivo dell’accompagnamento alla crescita dei livelli della qualitą.

L'istituzione del Sistema Museale Italiano permetterą di rafforzare le politiche di tutela e di valorizzazione del patrimonio nazionale, dando maggiore autonomia ai musei, finora limitati nelle loro potenzialitą. Viene riconosciuto il museo (statale), fino ad oggi semplice ufficio della Soprintendenza, come istituto dotato di autonomia tecnico scientifica che svolge funzioni di tutela e valorizzazione delle raccolte assicurandone e promuovendone la pubblica fruizione.
I musei che vi accederanno potranno fruire dell'appartenenza a un sistema integrato, aumentando le proprie potenzialitą in quei campi dove l'essere parte di una rete organizzata permette di offrire migliori servizi. Il sistema museale nazionale potrą svilupparsi come - per esempio - si č sviluppato, a Roma, il Sistema Musei Civici (ora Musei in Comune di Roma) aumentando il numero di sedi aperte, la quantitą e qualitą dei servizi aggiuntivi offerti (didattica, ma anche librerie e bar) e passando, dal 1996 al 2016, da poco pił di 800.000 visitatori a oltre 1,5 milioni.

Al Sistema Museale Italiano potranno accedere non solo i musei statali, ma anche quelli degli enti locali e i privati. Con questa prospettiva, i Musei in Comune di Roma potrebbero aderire, se risponderanno ai requisiti di seguito descritti.

I principali requisiti per l'accreditamento delle singole sedi museali (individuati dal DM 23 dicembre 2014*) sono:

  1. Adozione di uno statuto che dichiari missione, obiettivi, organizzazione, regolamento, patrimonio e assetto finanziario della struttura
  2. Bilancio annuale e pluriennale che evidenzi pianificazione e risultati della gestione
  3. Organigramma che preveda aree funzionali di:
  • direzione
  • cura e gestione delle collezioni, studio, didattica e ricerca
  • marketing, fundraising, servizi e rapporto con il pubblico, pubbliche relazioni
  • amministrazione, finanze e gestione delle risorse umane
  • strutture, allestimenti e sicurezza

Prossimamente č prevista l'emanazione di standard qualitativi per i musei, redatti da un'apposita commissione ministeriale composta anche da membri della sezione Italiana delI'International Council of Museums (ICOM)

La pubblicazione di una Carta della qualitą dei servizi - se non gią esistente - sarą la naturale conseguenza del percorso di accreditamento al Sistema Museale Italiano, che incentiva i gestori nella definizione di tutti gli aspetti quali-quantitativi dei servizi erogati.


(*) Il DM 23 dicembre 2014 č stato prescritto dal DL 83/2014 convertito in L 106/2014 "Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo" ed č stato preceduto dal DPCM 171/2014 "Regolamento di organizzazione del Mibact"

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